venerdì 28 maggio 2021

Coltivare l'Ironia XV Paragrafo TOLKIEN







J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Aneddoti, Mompiani, 2008. Con grande timore, la società di studi tolkieniani ha da poco rivelato la vicenda editoriale legata alla prima pubblicazione della trilogia, che fu inizialmente pensata dallo scrittore inglese come una quadrilogia. Pare che la dirigenza di Allen & Unwin avesse imposto a Tolkien la cesura del quarto, misterioso volume, che ora viene riesumato restituendo ai lettori l'intero senso originario della saga. Dopo "il Ritorno del Re", in cui Aragorn guadagnava nuovamente la corona di Gondor e l'anello veniva riportato a Mordor, Tolkien aveva redatto l'ultimo volume dal titolo "A pranzo da Nonno Frodo". In quest'ultimo libro, l'autore racconta della vita del piccolo hobbit, invero rimasta un tantino in sospeso in chiusura della trilogia. Frodo nel frattempo si era sposato, aveva avuto figli, era invecchiato e ora poteva godere della compagnia degli amati nipoti. Ogni domenica, i bambini si radunavano attorno alla poltrona dell'anziano signore, che si dilettava a raccontare loro le avventure vissute con Legolas, Aragorn, Gimli, Gandalf...Si capisce qui il senso di quella quadrilogia, inizialmente pensata col titolo de Il Signore degli Aneddoti. Il libro si chiude con la seconda ferita inferta a Nonno Frodo, che continuerà a bruciargli per tutti i giorni che gli rimarranno da vivere: quando, avvicinandosi ai nipoti ormai sedicenni e rivolgendosi loro con un "...vi ho mai raccontato di quella volta in cui, nelle miniere di Moria...", si sentì prontamente rispondere dai teenagers: «Nonno, hai rotto i coglioni»

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