mercoledì 29 aprile 2020

Una domanda a Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000, l’emittente della Cei:


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PREMESSA  

Come  è  ben noto  la Conferenza  Episcopale  Italiana  ha duramente protestato -in legittimità di opinione  ma  con  inusuale e quasi  urlata  modalità verso la  decisione del Governo di  non ripristinare  dal  4 Maggio l'apertura pubblica delle  Chiese e  le conseguenti  pubbliche  celebrazioni. Ed è ovvio che si arriverà all'accordo 

Egregio Dott  Morgante sul  quotidiano  "il Fatto Quotidiano" vengono riportate ,per l'argomento citato  alcune sue  dichiarazioni  per la qualità e  lr funzioni   di   direttore di Tv2000, l’emittente della Cei

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/28/fase-2-papa-francesco-sconfessa-la-conferenza-episcopale-italiana-e-sostiene-la-linea-di-conte-prudenza-e-obbedienza-alle-disposizioni/5784404/?utm_medium=Social&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR3oyG7IM1ZDBeXnI-zS7Z7e2OwELo6N8MXfGRRzRguUpzQTsqFQbvFy4a8#Echobox=1588065499



In   particolare  evidenzio  la seguente  affermazione

“La Cei – ricorda Morgante – ha destinato centinaia di milioni di euro per interventi di sostegno sul territorio, a partire dalle strutture sanitarie in seria difficoltà. Si tratta della stessa Chiesa che oggi, dopo aver rispettato da subito rigorosamente e con non pochi sacrifici le prescrizioni delle pubbliche autorità in materia di tutela sanitaria, chiede di poter tornare a celebrare messa con il popolo organizzando, in sicurezza, senza imprudenze o superficialità, la vita delle proprie comunità”.

e   le chiedo  cortesemente di chiarire  e spiegare  il nesso causativo  e  logico ma anche teologico ed ecclesiale   tra  l'incipit “La Cei – ricorda Morgante – ha destinato centinaia di milioni di euro per interventi di sostegno sul territorio, a partire dalle strutture sanitarie in seria difficoltà" e  il resto  delle sue  legittime  dichiarazioni


La Ringrazio 

martedì 21 aprile 2020

21 Aprile Santa ed Apocalittica Notte -Epitteto


Tutte le opere. Testo greco a fronte
Non accogliere il sonno sui delicati occhi prima di aver riflettuto su ciascuna delle azioni compiute durante la giornata.

"In che cosa ho errato" Che cosa ho fatto? A quale dovere ho mancato?"

Comincia da lì e prosegui l'esame; e poi

biasima quello che hai fatto di basso

e gioisci per ciò che hai fatto di buono



Epitteto, DIATRIBE,  III, 10, 2-3

domenica 12 aprile 2020

12 aprile 2020 Santa ed Apocalittica NotteLa COMMUNION DES ÉGLISES ORTHODOXES OCCIDENTALES Église Orthodoxe Celtique Église Orthodoxe Française Église Orthodoxe des Gaules

“San Giovanni mangia il libro ricevuto dall’angelo”, miniatura tratta dalla ‘Dyson Perrins Apocalypse’ (Inghilterra, 1255 – 1260), Getty Museum, Los Angeles. Tweet Articoli correlatiA QUALE TAVOLO TI VUOI SEDERE?I PIATTI PERÒ LI LAVI TUUN AMORE CASTELLANOMENTRE ALESSANDRO È SOTT’ACQUA…PRONTO ALL’AGGUATOMINIATORI DELLA DOMENICA: …

“San Giovanni mangia il libro ricevuto dall’angelo”, miniatura tratta dalla ‘Dyson Perrins Apocalypse’ (Inghilterra, 1255 – 1260), Getty Museum, Los Angeles.

PREMESSA

Chiese locali di tradizione pienamente occidentale e nel calendario e nel typikòn
Non sono  in comunione con nessuna delle Chiese Ortodosse usuali .Tuttavia proprio nel loro essere nell'eredità della testimonianza e del ministero  di MONSEIGNEUR JEAN, ÉVÊQUE DE SAINT-DENIS ( Eugraph Kovalevsky) di venerata memoria  e  canonizzato e glorificato nel Sinassario  di tutte le nobili chiese qui indicate  meritano  rispetto ed attenzione



E' oltremodo signficativo che nell 'Ordo delle nobili e serie Chiese citatale a far data dalla Divina Liturgia della Domenica di Pasqua e per tutta la settinana luminosa In Albis la prima lettura è sempre una pericope del lbro dell'Apocalisse

Liturgie de la Nuit :
Ap 1, 1-8

Apocalisse 1,1-8

Titolo e argomento del libro


1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. 2 Egli ha attestato come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto.
3 Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!
Dedica alle sette chiese dell'Asia

4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».


Saint, Lumineux et Grand Dimanche de Pâques
Dimanche 12 avril

♦ Liturgie :
Ap 1, 9-18


Apocalisse 1,9-18
Il Figlio dell'uomo appare in visione a Giovanni

9 Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. 10 Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva: 11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».
12 Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando. Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro 13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio d'uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del petto. 14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco; 15 i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore di grandi acque. 16 Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza.
17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: «Non temere, io sono il primo e l'ultimo, 18 e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell'Ades.


Lundi 13 Avril 2020 Lundi de Pâques
Liturgie : Ap 2, 1 à 7

Mardi 14 Avril 2020 Mardi de Pâques
Liturgie : Ap 2, 8 à 11

Mercredi 15 Avril 2020 Mercredi de Pâques
Liturgie : Ap 3, 7 à 13

Jeudi 16 Avril 2020 Jeudi de Pâques
Liturgie : Ap 2, 12 à 17

Vendredi 17 Avril 2020 Vendredi de Pâques
Liturgie : Ap 2,18 à 29 

Samedi 18 Avril 2020 Samedi de Pâques
Liturgie : Ap 3, 1 à 6
Vêpres : Ap 1, 1 à 20

giovedì 9 aprile 2020

9 aprile 2020 75 ANNI DAL MARTIRIO DI DIETRICH BONHOEFFER


75 anni dal martirio di Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano e uno dei massimi teologi del XX secolo, impiccato per ordine diretto di Hitler il 9 aprile 1945 a pochi giorni dalla fine della seconda guerra mondiale

https://www.facebook.com/agapetv1/videos/555230535111349/


Un Dio che ci lascia provare la sua esistenza vuole essere considerato come un idolo.


http://www.dbonhoeffer.org/


Life Together


http://www.giovaniemissione.it/categoria-testimoni/2168/dietrich-bonhoeffer/


Chi sono io?

Chi sono io? Spesso mi dicono
che esco dalla mia cella
disteso, lieto e risoluto
come un signore dal suo castello.

Chi sono io? Spesso mi dicono
che parlo alle guardie
con libertà, affabilità e chiarezza
come spettasse a me di comandare.

Chi sono io? Anche mi dicono
che sopporto i giorni del dolore
imperturbabile, sorridente e fiero
come chi è avvezzo alla vittoria.

Sono io veramente ciò che gli altri dicono di me?
O sono soltanto quale io mi conosco?
Inquieto, pieno di nostalgia, malato come uccello in gabbia,
bramoso di aria come mi strangolassero alla gola,
affamato di colori, di fiori, di voci d'uccelli,
assetato di parole buone, di compagnia
tremante di collera davanti all'arbitrio e all'offesa più meschina,
agitato per l'attesa di grandi cose,
preoccupato e impotente per 1' amico infinitamente lontano,
stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare,
spossato e pronto a prendere congedo da ogni cosa?

Chi sono io?
Oggi sono uno, domani un altro?
Sono tutt'e due insieme? Davanti agli uomini un simulatore
e davanti a me uno spregevole vigliacco?
Chi sono io? Questo porre domande da soli è derisione.
Chiunque io sia, tu mi conosci, o Dio, io sono tuo!

                                    (Dietrich Bonhoeffer, da RESISTENZA E RESA,
                                        Lettere e scritti dal carcere, edizioni paoline)


Per me è nuovamente evidente che non dobbiamo attribuire a Dio il ruolo di tappabuchi nei confronti dell'incompletezza delle nostre conoscenze; se infatti i limiti della conoscenza continueranno ad allargarsi - il che è oggettivamente inevitabile - con essi anche Dio viene continuamente sospinto via, e di conseguenza si trova in una continua ritirata.

Dobbiamo trovare Dio in ciò che conosciamo; Dio vuole esser colto da noi non nelle questioni irrisolte, ma in quelle risolte. Questo vale per la relazione tra Dio e la conoscenza scientifica. Ma vale anche per le questioni umane in generale, quelle della morte, della sofferenza e della colpa. Oggi le cose stanno in modo tale che anche per simili questioni esistono delle risposte umane che possono prescindere completamente da Dio. Gli uomini di fatto vengono a capo di queste domande - e così è stato in ogni tempo - anche senza Dio, ed è semplicemente falso che solo il cristianesimo abbia una soluzione per loro. Per quel che riguarda il concetto di " soluzione ", le risposte cristiane sono invece poco (o tanto) cogenti esattamente quanto le altre soluzioni possibili. Anche qui, Dio non è un tappabuchi; Dio non deve essere riconosciuto solamente ai limiti delle nostre possibilità, ma al centro della vita; Dio vuole essere riconosciuto nella vita, e non solamente nel morire; nella salute e nella forza, e non solamente nella sofferenza; nell'agire, e non solamente nel peccato. La ragione di tutto questo sta nella rivelazione di Dio in Gesù Cristo - Egli è il centro della vita, e non è affatto " venuto apposta " per rispondere a questioni irrisolte.

(tratto da Resistenza e Resa)

Gesù visse fra i suoi nemici e così deve fare anche un cristiano.

  Il periodo che intercorre tra la morte di Cristo e il giudizio universale è solo una anticipazione concessa dalla Grazia di Dio, se dei cristiani già qui possono vivere insieme con altri cristiani in comunità.

  “Comunione Cristiana è comunione per mezzo di Gesù Cristo e in Gesù Cristo”

  “Chi guarda il fratello sappia che è unito eternamente a lui in Gesù Cristo.”

“La comunità: non è un ideale umano ma realtà divina…. Infinite volte una comunità si è spezzata perché viveva di un ideale. La forza del signore farà crollare tutti questi ideali."

"Dio ha posto una volta per sempre l'unico fondamento della nostra comunione. Dio ci ha uniti in un sol corpo in Gesu' Cristo, molto prima che non entrassimo a far parte di una comunit' con altri cristiani.[...] Comunione cristiana non e' un ideale da realizzare, ma una realta' data da Dio in Cristo."

( da Gemeisames Leben, "Vita comune")



Non potendo più restare a Berlino, nel 1933 torna a Londra per seguire due comunità evangeliche tedesche. Pacifista convinto, avanzò la proposta di un concilio ecumenico (aperto a tutte le confessioni cristiane) sulla pace:

«Solo il grande concilio ecumenico della santa chiesa di Cristo da tutto il mondo può parlare in modo che il mondo, nel pianto e stridor di denti, debba udire la parola della pace, e i popoli si rallegreranno perché questa chiesa di Cristo toglie, nel nome di Cristo, le armi dalle mani dei suoi figli e vieta loro di fare la guerra e invoca la pace di Cristo sul mondo delirante»


A un compagno di prigionia italiano, che gli domandò come potesse un sacerdote partecipare a una cospirazione politica che prevedesse anche lo spargimento di sangue, disse:
«Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante»

i fratelli  e le  sorelle  della  Chiesa  di   Canterbury e  della  Comuione  Angicana ne  fanno memria  come testimone  della fede  e martire  



Orazione Colletta (dal Culto Comune)

Comune dei Martiri 

Dio onnipotente,
mediante la tua grazia e la tua potenza il santo martire Dietrich Bonhoeffer
trionfò sopra i tormenti e rimase fedele fino alla morte:
fortificaci con la tua grazia,
affinché possiamo sopportare biasimi e persecuzioni
e fedelmente rendere testimonianza al nome
di Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore,
che vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
unico Dio, ora e per sempre









domenica 5 aprile 2020

il coronavirus e gli anni settanta..l'odierna sconfitta del riformismo presunto compassionevole

......in modo  pieno senza pudore alcuno il primato totale ,dello sfruttamento, dell'egoismo,  del profitto,dell'aziendalismo come valore assoluto ,del gioco planetario a "futti cumpagnu"   viene chiaramente rivelato nella sua assoluta nudità e nella sua cattiveria proprio dalla pandemia... Quindi ancora gli anni settanta sono da richiamare  per rigore etico e serietà