giovedì 16 dicembre 2021

Liberare Pasolini :La serietà dell'orizzonte pre politico dello sciopero generale. CGIL UIL del 16 Dicembre 2021

 


Le analisi politiche sul senso dello sciopero generale di oggi organizzato da CGIL ed UIL  in fondo hanno poca importanza ed altrettanta poca importanza ha la solita guerra sui numeri e sulle percentuali dei partecipanti.

E la stessa ipotesi circa una mutazione genetica dei due sindacati  verso una configurazione politica di opposizione "da sinistra, per quanto interessante ed anche legittima non coglie il senso di quel che è accaduto: una possibile tempesta/una speranzosa tempesta 

I due sindacati hanno chiarito che nessun governo è eterno, hanno comunicato che questo governo di unità nazionale non è proprio proprio di unità nazionale perché ha scelto quale rappresentanza sociale privilegiare in un momento, anche precedente alla pandemia, in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri  non solo sempre più poveri ma aumentano il loro numero e le stragi dei morti sul lavoro non hanno fine.

Il luogo pre politico dello sciopero, luogo etico sta tutto nelle dichiarazioni di Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia Romagna   "Nessun governo è intoccabile. E questo non ascolta"

Non abbiamo più il Messia Patriottico che aprirà le acque del Mar Rosso e ci porterà  verso la Terra Promessa dove scorre latte e miele. 

"Questo governo non ascolta"  La sua stagione messianica. è finita. Resta un governo legittimo ma di parte ,un governo schierato, un governo neo liberista . Il Re è nudo e la tempesta sta nella speranza di tornare a fare politica territoriale, concreta incontrando le persone, il loro vissuto, i loro bisogni, le loro gioie e le loro angosce.Il sindacato nel pre politico oggi fa sognare: tornano i movimenti di massa, torna la beneamata lotta di classe o meglio ritorna come possibilità di rivincita. perché la prima partita di lotta di classe nel secolo XX e nel primo ventennio del XXI  l'han vinta i padroni molti dei quali probabilmente elettori dell'arcipelago del centro sinistra  che del governo neo liberista è cantore e menestrello.

E se tornano i movimenti di massa, torna la distinzione  seria tra sinistra e destra ,meglio tra sinistra di rappresentanza costituzionale di classe ed estrema destra, nulla togliendo alla necessità politica dell'esistenza di una destra seria e costituzionale avversaria  ma dentro la Repubblica. E se tornano i movimenti di massa non c'è più spazio per liquidità fumose e per indebite appropriazioni . Recentemente l'Huffington Post  denunciava sconsolatamente come definitiva l'appropriazione delle meditazioni di Pasolini all'interno della galassia no vax e dell'estrema destra italiana ed europea (https://www.huffingtonpost.it/entry/pasolini-improbabile-icona-no vax_it_61adb4b1e4b044a1cc25317b)

Tutto questo è stato reso possibile perché l'orizzonte etico, laicalmente etico del luogo pre politico, delle visioni contrapposte è stato azzerato  e tutto è di tutti e quindi nulla è di nessuno.

Lo sciopero del 16 Dicembre ci narra una speranza: ci sono i padroni e ci sono gli sfruttati, ci sono gli ultra garantiti e ci sono i fragili, ci sono i ricchi ai quali la stessa ipotesi pur minima di una tassa sulle procedure di successione suscita le urla perché ritenuta   possibile patrimoniale, e i poveri che chiedono una seria patrimoniale ed una seria lotta all'evasione fiscale per una più equa distribuzione del reddito, ci sono coloro i quali non hanno problemi  per l'acquisizione dei servizi al cittadino perché possono sempre adire il luogo privatistico con l'odor del denaro e coloro i quali per quei servizi del welfare  si scontrano ogni giorno con il mostro della burocrazia e delle consorterie 

Poi ci sono gli intellettuali..

"Il primo dovere degli intellettuali, oggi, sarebbe quello di insegnare alla gente a non ascoltare le mostruosità linguistiche dei potenti al governo, a urlare, a ogni loro parola, di ribrezzo e di condanna. In altre parole, il dovere degli intellettuali sarebbe quello di rintuzzare tutte le menzogne che attraverso la stampa e soprattutto la televisione inondano e soffocano quel corpo del resto inerte che è l'Italia.

Invece, quasi tutti gli intellettuali accettano sostanzialmente quello che accettano i potenti al governo. Essi non sono affatto scandalizzati dalla mostruosità della lingua degli attuali detentori del potere".

#PierPaoloPasolini, 27 marzo 1975, Lettere Luterane, 1976.