giovedì 18 giugno 2020

In una foto una tragedia ecclesiale.



Il 3 giugno 2020, il capo dell'arcidiocesi del patriarcato di Costantinopoli in America, l'arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis) ha preso parte a una manifestazione di protesta a New York a sostegno del movimento Black Lives Matter.
L'arcivescovo ha affermato di essere venuto "per esprimere solidarietà ai fratelli e alle sorelle i cui diritti sono stati gravemente violati''



Questa  la  notizia  in  ambito  ''asetticamente'' informativo

La scelta dell'Arcivescovo,coniugata  all'interno  di  una  legittima  opinione,ma  nulla  più  di  un'opinione,ha  causato,all'interno ecclesiale,altrettante  legittime  opinioni  di  dissenso.  Nell'ambito  della  presenza  ortodossa   in  Italia  il  sito  della  parrocchia  ortodossa  di  Torino-Patriarcato  di  Mosca  ha  significativamente  contestato ,a  mio  avviso  ''in  ambito  politico  e  non  tanto  in  ambito  ecclesiale'',la  scelta  dell'Arcivescovo come  ovvia  conferma  del  serio''contenzioso''dentro  l'ecclesialità  ortodossa  sulla  ''questione  ucraina

E  riportando  integralmente  una  riflessione di Jaroslav Nivkin
Unione dei giornalisti ortodossi,  il  sito  declara'''È logico supporre che l'arcivescovo del Fanar abbia deciso di seguire la stessa strada e di copiare la simbiosi tra religione e potere che è stata attuata con successo in Ucraina.''




Segnalo  rapidamente  -senza  commento  alcuno-una  ''un  pò  cosi''  riflessione  del  giornalista Jaroslav Nivkin'Negli Stati Uniti, non vi è alcun problema di razzismo, almeno di un tipo tanto grave da causare disordini così diffusi.''


Ma  il  dato  politico  non  mi  interessa..Metodologicamente  riconosco  alla  citata  riflessione  la  legittimità  delle  critiche  perchè  è  possibile  con  cognizione  di causa ipotizzare  la  natura  di  strategia  politico-ecclesiastica  e  non  ecclesiale  del  Fanar,come  è  anche  palmare  che  la  riflessione  di  critica  sia  in  senso  uguale  e  contrario  di  strategia  politico-ecclesiastica  e  non  ecclesiale


Mi  interessa  la  tragedia  ecclesiale.Con  una  immediata  mia  precisazione.  Il  tomos  di  autonomia  che  il  Patriarcato  Ecumenico  ha  dato  ai  gruppi  scismatici  di  Ucraina  in  contrapposizione  alla  legittimità  cristiana  della  Chiesa  Ortodossa  Ucraina guidata  dal  beneamato  Metropolita  Onufrij  è  azione  ecclesialmente  colpevole  e  divisiva e  chissà  per  quanto  tempo


Quindi  lasciamo  uscire  di  scena  l'eventuale  ''tuttopolitico''  Arcivescovo  greco-americano .

La  questione  è  ''altra''   E  SEMPRE  COME  OPINIONE  NEL  SANO  PLURALISMO  DELLE  OPINIONI. I  cristiani  dovrebbero  sempre  alzare  la  voce  sin  da  sopra  i  tetti  contro e  verso  ogni  cultura  ed  ogni  evento  che,nella  storicità  concreta delle  società,leda  la  singola  persone  ed  anche  le  comunità e  dovrebbero  alzare  la  voce  sin  da  sopra  i  tetti  per  opporsi  a sfruttamento, a  manipolazione e  a soppressioni  di  diritti  statuali  della  persona  QUAND'ANCHE  E  SOPRATUTTO  TALI  DIRITTI  SIANO  ETICAMENTE  IRRICEVIBILI  DALLA  CHIESA.

Si  difende  il  diritto  che    ecclesialmente non  accettiamo perchè  conculcato  e  non  si  è  complici  di  chi  lo  conculca e  di  chi  statualmente  lo  nega  

Orbene   dovremmo  tutti  difendere  il  principio  per  il  quale''''Lo Stato non professa un'etica, ma esercita un'azione politica.''-Piero Gobetti''

E se cosi non pare per quello che negli anni settanta era definito ''clericalismo di sinistra'' cosi non pare per la collocazione ''clericalismo di destra'' Insomma siamo tutti ''in partigianeria'',distinti avversari .anche ecclesialmente- ma tutti gemelli monovulari litigiosi

Appendice

Anni fa sul web un cristiano ortodosso plaudiva all'apertura di una Chiesa Ortodossa a Marzabotto''luogo -cito a memoria-simbolo del comunismo bolognese''.Dimenticava quel fratello che ''Durante la seconda guerra mondiale il paese fu teatro e vittima della strage di Marzabotto (29 settembre 1944) perpetrata dai nazifascisti.''


«Questa è memoria di sangue, di fuoco, di martirio, del più vile sterminio di popolo, voluto dai nazisti di von Kesselring, e dai loro soldati di ventura, dell'ultima servitù di Salò, per ritorcere azioni di guerra partigiana.» (Salvatore Quasimodo, epigrafe alla base del faro monumentale che sorge sulla collina di Miana, sovrastante Marzabotto


Appendice seconda

La questione della violenza

La questione dell’abbattimento delle statue non mi trova concorde ma io rischio di essere un’anima bella e di fatto ,nel mio sommesso scrivere,complice di chi utilizza gli episodi delle statue e gli esiti ingiusti ed incontrollabili delle violenze per delegittimare e reprimere e le manifestazioni e il problema. Resta esemplificativamente chiaro,che il re dei Belgi Leopoldo II è stato ‘’il massacratore del Congo’’


Nel suo libro del 1961 “I dannati della terra” Frantz Fanon scrisse: “Colonialismo e imperialismo non hanno ripagato il loro debito dopo che si sono ritirati dai nostri territori. La ricchezza delle nazioni imperialiste è anche la nostra ricchezza. L’Europa è stata letteralmente creata dal Terzo Mondo.”

Appendice  Terza


Sulla'' simbiosi tra religione e potere ''  credo  opportuno  tacere  sia''per  carità  di  patria'',sia  'per  carità  a  me  stesso'' In  questo  ambito  nessuno  di  noi  è  innocente  e,in  questo  ambito,la  mamma  non  ha  mai  partorito  vergini  

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