venerdì 19 giugno 2020
Allorquando a Torino.......-
Allorquando il sito web della parrocchia ortodossa di Torino ''San Massimo Vescovo di Torino Patriarcato di Mosca pubblica una riflessione complessiva di Konstantin Shemljuk-Unione dei giornalisti ortodossi, 16 giugno 2020 ......
http://www.ortodossiatorino.net/DocumentiSezDoc.php?cat_id=35&id=8405
Nella riflessione legittimante congrua all'interno di una specifica lettura coerente con la tradizione ortodossa,ma non l'unica lettura possibile si colgono alcuni momenti che sembrano periferici ma tali non sono e che sembrano incidentali ma che,a mio avviso, sono le colonne portanti ideologiche per la successiva considerazione ecclesiale e teologica
cito 'George Floyd, precedentemente condannato per possesso e distribuzione di droghe, un uomo che aveva avuto diverse condanne penali e aveva scontato delle pene nelle carceri americane,''...
''Con tutto ciò, nessuno ricorda che quest'uomo durante l'ultima rapina a mano armata tenne una donna incinta con una mano per la gola, puntandole con l'altra una pistola allo stomaco e chiedendo soldi''
''criminale assassinato,''
Nasce immediata la domanda ''Quindi l'esecuzione di George Floyd ,seppur come dire atipica,ha per caso un suo fondamento di regolarità? In fondo per la riflessione non è stato assassinato una persona,un cittadino,ma un criminale e quindi,suvvia..direbbe il giornalista Un 'malacarne'' che ha avuto,seppur atipicamente, quel che doveva ricevere
George Floyd è sicuramente un rapinatore ma l'autore dell'articolo non conosce-o probabilmente non accetta,respinge e dis-prezza le garanzie costituzionali che un sistema rappresentativo e contrattualistico DEVE ,come limite all'arbitrio, riconoscere ad ogni cittadino,''criminali'' compresi
Tali garanzie ,in ordine a due aspetti specifici dei diritti statuali dei cittadini,sono state recentemente confermate dalla Corte Suprema USA contro gli arbitri del potere esecutivo
https://www.repubblica.it/esteri/2020/06/18/news/usa_immigrazione_corte_suprema_delibera_contro_stop_trump_a_programma_dreamers-259574173/?ref=RHPPLF-VE-I257251573-C8-P3-S3.4-T1&fbclid=IwAR3V3TFry5FkldyIIG5zWdszAiA9vaW7Dt8eGvZVmhYUMLNkSQUwC7xjuBg
https://www.repubblica.it/esteri/2020/06/15/news/usa_corte_suprema_no_licenziamento_gay-259281434/?fbclid=IwAR0bQuubeesIAdnSoZfcGeGSsWsg_egBaivepXvlg6_tPM803ltU8Y0oBrM
Probabilmente il direttore del sito interessato alla successiva riflessione teologica non ha badato a tale impostazione e non ha potuto considerarne l'esserne colonna portante e fondamento del successivo dato teologico.
Oppure...-a pensar male si fa peccato,ma ci si azzecca sempre,una felix culpa in fondo.-..il sito ci propone ecclesialmente per la riflessione teologica con piena consapevolezza questo fondamento. E' una scelta,una scelta ideologica,ma Andrebbe declarata. Nessuno di noi è esente da schieramenti ''in rebus temporalibus'' ma arruolare da essi e per essi il Vangelo,No. Non può essere consentito a Nessuno,a nessuna Roma,nè all'Antica,nè alla Nuova,nè alla Terza.
Il giornalista poi immediatamente prima dei paragrafi teologici la seguente considerazione
''Non si può negare che la popolazione nera degli Stati Uniti sia stata utilizzata come schiavi per centinaia di anni. Ma è ancora così?
Secondo le statistiche rilasciate dal Washington Post, la polizia degli Stati Uniti ha ucciso 1003 criminali nel 2019. Di questi, 249 erano neri, mentre 405 erano bianchi, cioè quasi il doppio! Quindi, anche i fatti più evidenti suggeriscono che non ci sono motivi per rivolte su così vasta scala.''
Quindi riduce in modalità svilente la tragedia del razzismo in america a mero dato tribunalizio da mattinale di polizia giudiziaria .Ed anche colpevolmente non dice se ci siano state o no indagini degli Affari interni sui 1003 cittadini uccisi che egli continua ,senza alcun riscontro di documentazione processuale, a definir ''criminali''..
Il che sa molto di antichi vezzi staliniani e di antichi ed attuali vezzi zaristi
A questo punto un commento sulla successiva riflessione teologica è inutile. Essa nasce ideologica.Un peccato originale irredimibile
Il 28 agosto del 1963, il pastore battista Martin Luther King pronuncia il suo discorso più famoso: «I have a dream».
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