..."C'è stata una vivace polemica quando il Papa ha ripetutamente espresso con decisione la condanna dell'aborto. In un'intervista al Corriere della Sera in data 8 maggio 1981,Lucio Colletti ha dichiarato che il Papa avrebbe pieno diritto a pronunciarsi in materia "se fosse soltanto un'autorità spirituale.Invece è anche il Capo di uno Stato e,in tal caso, l'interferenza è immediatamente palese. Se la Chiesa fosse soltanto un'autorità spirituale avrebbe ben diritto di parlare,ma essa è anche un potere temporal: un potere che ,in virtù del Concordato,fruisce di una serie di privilegi da parte dello Stato Italiano "
Non sono affatto convinto che,abolendo la sovranità della Città del Vaticano e il Concordato,tutti sarebbero disposti a riconoscere il diritto di parlare in nome della fede al Papa e alla Chiesa.
Ma è purtroppo vero che quando viene il momento di dire la verità contro il mondo,i legami con il mondo diventano catene,impediscono di muoversi o ,muovendosi, di essere credibili
(Sergio Quinzio la Speranza dell'Apocalisse Edizioni Paoline-prima edizione 1984-seconda edizione 2002-pagine 87-88 della seconda edizione)
La conclusione finale di Quinzio,a mio avviso,supera la questione specifica dell'allora discussione in Italia sulla legge 194 e riconoscendo a Colletti,ben al di là di Colletti, di avere individuato il problema generale consegna ieri,oggi e domani a tutte le chiese cristiane la profezia tragica e sconfitta del "Non Possumus "
Non basta che il nostro Padre tra i Santi Ambrogio abbia scacciato dalla Chiesa l'imperatore Teodosio che si era macchiato dell'atroce massacro di Tessalonica, ma è sempre necessario,evangelicamente tale, non avere mai e in nessun modo "unto ed approvato come cristiano o come accettabile dai cristiani" alcun potere in nessuna modalità e tipologia
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