venerdì 23 aprile 2021

Dalle pagine Facebook di alcuni amici. Beati monoculi in terra coecorum (Il Mondo di Amelie)



(pubblicato da Tatiana Alexis) 


Chi vuole prendere decisioni difficili deve essere il primo ad esserne danneggiato (Marco Ninci)

Essere in grado di consolare esige la rara capacità di uscire da se stessi e di toccare l’universalità del dolore; in questa universalità consiste il legame fra gli esseri umani.(Marco Ninci)


Professore, ma perché dobbiamo studiare filosofia? È inutile sapere cosa ha pensato qualcuno centinaia di anni fa, mica quello che penso io verrà studiato..." "E tu prova a pensare qualcosa che meriti di essere studiato, se ne sei capace!"(Prof.Emilio Angelini-in memoriam)


Voglio condividere con voi un ricordo e una riflessione.
Come anniversario della mia ordinazione sacerdotale preferisco ricordare la ricorrenza liturgica, piuttosto che quella del giorno, la festa di Cristo Re. Trentasette anni fa la festa di Cristo Re cadeva il 19 novembre. 
Il 19 si sono unite a questo mia ricorrenza solo due persone: Mons. Raffaele Mangano, che fu ordinato con me, e Mons. Corrado Lorefice, attuale arcivescovo di Palermo. Nessun altro. 
Oggi è accaduto un fatto significativo sulla chat di un gruppo di miei amici che fecero parte di una comunità giovanile di cui avevo cura pastorale negli anni del seminario e  poi nel mio ultimo anno di ministero presbiterale. Di questa chat fa parte anche un altro monsignore, anche lui ordinato quel giorno, con me. L'accaduto curioso di cui vi dicevo è che tutti hanno ricordato l'ordinazione del monsignore dimenticando che quel giorno, tra i quattro ordinati ci fossi anch'io.
Dimenticanza...? Forse per qualcuno. Per qualche altro magari un po' d'imbarazzo, perché di un prete spretato non si sa bene se si fa una gaffe a fargli gli auguri nell'anniversario dell'ordinazione. Meglio evitare. Auguri, de che?
La mia riflessione, che condivido con voi, su questo istruttivo episodio riguarda il segno di un ritardo ecclesiale che a mio avviso vi emerge, specialmente del laicato. Il dibattito intraecclesiale s'infiamma spesso su questioni come il ruolo della donna nella chiesa, l'opportunità di una abolizione del celibato ecclesiastico obbligatorio, il superamento della mentalità clericale, l'allargamento della ministerialità ai laici... ma poi, alla fine, mitizziamo il sacerdote "per davvero", cioè quello che è sempre rimasto lì, al suo posto, come il figlio maggiore della famosa parabola; quello che alla fine riconosciamo, ringraziamo per la cura pastorale profusa, come se questa dipendesse da un mandato canonico piuttosto che da una realtà sacramentale. Abitudini mentali che ci fanno dimenticare l'altro fratello, quello che ha "fatto altre scelte" e se n'è andato da casa, che tuttavia è stato sacerdote anche lui, una volta e per sempre. Quello che prima di andarsene magari ha fatto a tempo ad accompagnarci per un pezzo di cammino, forse la parte iniziale e più dura dei primi passi della fede, non ha mai cessato, neanche lui, di essere sacerdote. 
L'ex prete anche se «ridotto allo stato laicale» e vive ormai da laico, come tutti noi, anzi, forse proprio per questo, è un segno dei tempi. 
Il segno che ricorda a tutti i laici che sono sacerdoti anche loro, e possibilmente dovrebbe ricordare a tutti sacerdoti che non hanno mai cessato di essere laici, neanche loro. (Giampiero Tre Re)

Ragusa Ibla. Si chiama IBLA perchè è il nome che si riferisce alla parte più antica della città. Infatti Ibla è la denominazione diffusa di numerosi antichi siti preistorici della Sicilia orientale abitati con ogni probabilità agli antichi Siculi. Da Ibla deriva il nome dei monti Iblei. I Siculi probabilmente veneravano una dea assimilabile alla Grande Madre (penso a Demetra), una signora della primavera e simultaneamente degli inferi, identificata pertanto nel binomio Kore-Persefone, figlia di Demetra).(Vincenzo Guzzo) 


Beati monoculi in terra coecorum (Il Mondo di Amelie)


Anche i cristiani però – soprattutto nelle società industriali avanzate – rischiano di essere sepolti sotto le stesse macerie, se non sapranno collocare il proprio 'ospedale da campo' fra il centro e la periferia della città, dove i conflitti possono esplodere in modo incontrollabile e dove il duello fra miseria e misericordia diventa cruciale. (nella home page di Giulio Pirrotta) 

Sono nata il 15 di aprile, lo stesso giorno in cui è nato Leonardo da Vinci ma di lui ho preso solo l'eclettismo e una copia della Gioconda che ho messo in bagno con una cornice spagnola che rende il tutto visivamente prezioso ed imbarazzante per chi viene a fare pipì e si sente osservato dallo sguardo beffardo della Monnalisa.
Quest'anno compio 52 anni, cazzo e so che sta cominciando il declino anche se modestamente ancora mi difendo bene ma tutto è avviato per la decadenza del corpo che dopo i 40 ti devi impegnare per tenerlo in salute.
La mente no per fortuna, quella basta nutrirla con cose belle per tenerla giovane.
E allora nutrirò anche il corpo con il latte d'asina come faceva Cleopatra ed energia positiva affinché la pelle non s'increspi di secchezza d'animo e resti elastica con la vivacità che mi pervade fin dalla nascita.
Siate gentili perché di gentilezza ne abbiamo bisogno tutti che la cattiveria v'imbruttisce (Stefania Vlan)


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