martedì 27 aprile 2021
Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha. (E. Chartier)
venerdì 23 aprile 2021
Dalle pagine Facebook di alcuni amici. Beati monoculi in terra coecorum (Il Mondo di Amelie)
(pubblicato da Tatiana Alexis)
Chi vuole prendere decisioni difficili deve essere il primo ad esserne danneggiato (Marco Ninci)
Essere in grado di consolare esige la rara capacità di uscire da se stessi e di toccare l’universalità del dolore; in questa universalità consiste il legame fra gli esseri umani.(Marco Ninci)
Professore, ma perché dobbiamo studiare filosofia? È inutile sapere cosa ha pensato qualcuno centinaia di anni fa, mica quello che penso io verrà studiato..." "E tu prova a pensare qualcosa che meriti di essere studiato, se ne sei capace!"(Prof.Emilio Angelini-in memoriam)
venerdì 16 aprile 2021
Notte tra il 16/04/2021 e il 17/04/2021 - Ovviamente la somma di tutti i numeri naturali è una serie divergente con limite infinito.
«καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ φαίνει,
καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ κατέλαβεν.»
Gv. 1,5
"Sir, ha già scritto la lettera a Babbo Natale?"
"Lloyd, Babbo Natale non esiste”
“Ma esiste ciò che gli potrebbe scrivere, sir”
“Questo non vuol dire che a Natale riceverò quello che ho chiesto”
“Non si preoccupi, sir. Per allora il regalo l'avrà già ricevuto”
“E quale sarebbe, Lloyd?”
“Il coraggio di desiderare, sir”
“Portami carta e penna, Lloyd”
“Con molto piacere, sir” .
"Vita con Lloyd"
https://www.vitaconlloyd.com/?fbclid=IwAR031GywMv2JQlACoa_dzSiLgcCYb1te8loaE8tSmSFwno0CEfLf4bpeUfs
«La scrittura è un rito religioso: è un ordine, una riforma, una rieducazione al riamore per gli altri e per il mondo come sono e come potrebbero essere. Una creazione che non svanisce come una giornata alla macchina da scrivere o in cattedra. La scrittura resta: va sola per il mondo. Tutti la leggono, vi reagiscono come si reagisce a una persona, a una filosofia, a una religione, a un fiore: può piacergli o meno. Può aiutarli o meno. La scrittura prova delle emozioni per dare intensità alla vita: offri di più, indaghi, chiedi, guardi, impari e modelli: ottieni di più: mostri, risposte, colore, forma e sapere. All’inizio è un atto gratuito. Se ti fa guadagnare tanto meglio. […]
La cosa peggiore, peggiore di tutte, sarebbe vivere senza scrittura».
— Sylvia Plath, I diari.
"Ho riportato alla luce antiche rune e formule magiche perché le parole non arrivano più agli uomini. Le parole sono divenute ombre. Per questo ho preso un antico arnese magico e ho preparato pozioni bollenti e vi ho mescolato ingredienti segreti e di ancestrale vigore, cose che neppure il più astuto riuscirà a indovinare. Ho fatto bollire le radici di ogni pensiero e azione umana. Per molte notti stellate ho atteso al paiolo. La bevanda fermenta con infinita lentezza."
(C.G. Jung, Liber Novus)
L’angelo
– Alt! – un angelo mi si parò dinanzi… – Dove vuoi andare?
Lo guardai prima di rispondere, aveva gli occhi trasparenti: – Voglio… vorrei andare nell’aldilà.
– Non si può, – e teneva le braccia allargate per non lasciarmi passare.
– È Natale… voglio vedere Gesù.
– Non si può.
– Come “non si può”? Ormai è Natale!
– Deve ancora nascere.
– Allora aspetto.
– Non puoi.
– Allora voglio vedere Maria, la Madonna.
– Non si può.
– Allora San Giuseppe.
– Non si può.
– La mucca… l’asinello!
– Non si può, torna indietro!
L’angelo sguainò una spada, dal niente, e disse: – Bada a te!
Pensai un momento, poi sillabai ben chiaro: – Sei fatto d’aria, che credi?!
L’angelo, da azzurro che era, divenne tutto rosso… intanto mille campane si misero a suonare.
– Torna giù, è nato… – borbottò iroso brandendo la spada.
– Torno giù, ma intanto ho capito che nell’aldilà non c’è nient’altro che aria, aria come te!
La spada calò su di me e mi trapassò, il colpo mi fece ruzzolare giù dalle lunghe scale che avevo
salito per un giorno e una notte…
Mi ritrovai seduta sulla nuda terra, di fronte a una capanna dentro la quale era Gesù sprofondato
nella paglia di una mangiatoia; era di gesso.
– Sei di gesso, vero? – dissi, – Va beh… ma io, intanto, ho visto un angelo.
(Auri Campolonghi)
14 aprile
Si tiene oggi il Festival Nordico di Sommarsblot. Il sommarsblót è un saluto al sorgere del sole sopra l'oscurità, in una cerimonia che segna l'inizio della seconda metà dell'anno, la festa di benvenuto dell' estate. Il calendario degli antichi nordici era suddiviso semplicemente in due stagioni: estate ed inverno. Gli scandinavi erano soliti inviare messaggeri sulle montagne per osservare la posizione del sole e prevedere la sua nascita all'orizzonte. Non appena il sole illuminava le valli, iniziavano i preparativi della grande festa con birra e idromele.
Accademia Metafisica Applicata (A.M.A.)
Si soleva un tempo dire che uno aveva avuto gli #incubi perché aveva fatto una indigestione e che per questo si svegliava in preda al panico. La mia versione dei fatti è viceversa la seguente: tale paziente che dorme è in preda al panico: poiché non è capace di avere un incubo -cioè di sognare- non può né svegliarsi né addormentarsi; da quel momento egli comincia a soffrire di una indigestione mentale
(Letture Bioniane)
“Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d’impunità. […] Che la differenza tra tirannide e il giusto governo, non è posta (come alcuni stoltamente, altri maliziosamente, asseriscono) nell’esservi o il non esservi delle leggi stabilite; ma nell’esservi una stabilita impossibilità del non eseguirle.“
Vittorio Alfieri (1749-1803), Della Tirannide, libro I, cap. II
giovedì 15 aprile 2021
Notte tra il 15/04/2021 e il 16/04/2021- Grande tema quello dell’Insecuritas
"Voi vi ponete troppo il problema 'se c'è una vita dopo la morte' - io ci credo, figurati se non ci credo - ma è un problema assolutamente secondario...
Vi siete posti il problema se siete vivi prima di morire?"
Guidalberto Bormolini Monaco e Teologo
Della disillusione siamo responsabili noi adulti, che, aderendo incondizionatamente al "sano realismo" del pensiero unico incapace di volare una spanna oltre il business, il profitto e l'interesse individuale, abbiamo abbandonato ogni vincolo di solidarietà, ogni pietà per chi sta peggio di noi, ogni legame affettivo che fuoriesca dallo stretto ambito familiare. Inoltre abbiamo inaugurato una visione del mondo che guarda alla terra e ai suoi abitanti solo nell'ottica del mercato.
Umberto Galimberti
Libero è colui che sa fare l’inventario delle proprie catene.
Carlo Sini
«Il corvo che perde il formaggio per colpa dell'eloquenza, ecco un'immagine della dottrina idealistica, la quale, quando tutto è andato perduto, non ha trattenuto che se stessa».
(Søren Aabye Kierkegaard - Postilla conclusiva non scientifica alle briciole di filosofia, 1846)
"Non esiste uomo folle al punto di preferire la guerra alla pace. In pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono invece i padri a seppellire i figli. Una guerra non termina con la pace, ma con la guerra successiva. L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità. Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire, perchè La guerra è un gioco, che i re, se i loro sudditi fossero saggi, non giocherebbero mai."
Erodoto
...erano ben conosciuti, dai Poeti e dai fedeli delle vie tradizionali, i Giardini di Persefone, dove vi è ben poco da rattristarsi temendo di aver smarrito la Luce, poiché vi splendono "altre stelle, altri mondi, e vedrai una luce più pura, e più stupirai a vedere il sole Elisio e i pii abitanti; là c’è una vita migliore, vi abita la Stirpe dell’Oro e possediamo per sempre quello che fu meritato una volta. Non ti mancheranno neppure i morbidi prati: tra più dolci Zefiri esalano fiori perpetui, che neanche la tua Etna produce. In un bosco oscuro c’è un ricchissimo albero, che curva i fulgidi rami di verde metallo: ti sarà consacrato, e possederai il fertile autunno e sarai sempre ricca di rossi pomi".
(Claudiano, Del Rapimento di Persefone)>>
Dio crea il mondo con uno sbadiglio e la montagna fatta con le zampe s’incammina per la terra alla volta di altri cieli. Ed ecco la storia di Gioacchino da Fiore che fu viva luce un tempo – quel tempo – uguale a quello di oggi coi papi che rinunciano al soglio ed epidemie che fanno strage. Ed ecco la vita dell’abate calabrese fatto santo da Dante e ancora no dalla chiesa.
(Pietrangelo Buttafuoco)
"Di qualunque cosa si tratti, qualcuno troverà il modo di trarne profitto"
Philip J. Farmer (Venere sulla conchiglia)
"Ogni frammento di Eraclito racchiude
un mistero affascinante.
Chi cerca di interpretare i suoi enigmi
raccoglie una sfida senza tempo,
antica quanto l’uomo.
Allora si sente un nuovo Edipo
di fronte alla Sfinge,
sull’orlo di un baratro, preda delle vertigini,
sospeso tra la vita e la morte.
Sapienza è misurarsi con se stessi:
se non ci si riesce a superare,
inevitabilmente si soccombe
(Francesco Dipalo)
mercoledì 14 aprile 2021
Notte tra il 14/04/2021 e il 15/04/2021 Unsicherheit: il fenomeno dell'incertezza ai tempi della quarantena. In una parola: precarietà.
martedì 13 aprile 2021
Notte tra il 13/04/2021 e il 14/04/2021 Omaggio a Piero Gobetti
„Lo Stato non professa un'etica, ma esercita un'azione politica.“
“Chi prega la solidarietà in astratto è maturo per diventare servo di corte.”
Siamo nel 1920 quando Gramsci affida, con sorpresa di tutti ed in primis della Redazione de "l'Ordine Nuovo", a Piero Gobetti la sezione di Critica Teatrale del giornale più comunista d'Italia
"Il fascismo è l'autobiografia della nazione"
"Le autorità...le autorità..Non finiremo mai di irridere a questa espressione .E non già perchè siamo teorici ed operatori di anarchismo, ma per quel tono di disumana comicità che l'espressione contiene"
“Io seguo con simpatia gli sforzi degli operai che realmente costruiscono un ordine nuovo. Non sento in me la forza di seguirli nell'opera loro, almeno per ora. Ma mi par di vedere che a poco a poco si chiarisca e si imposti la più grande battaglia del secolo. Allora il mio posto sarebbe dalla parte che ha più religiosità e spirito di sacrificio.”
Non puo' essere morale chi e' indifferente. L 'onesta' consiste nell'avere idee e credervi. L' apatia e' negazione di umanita', abbassamento di se stessi, assenza di idealita'.
lunedì 12 aprile 2021
Notte 12/04/2021-13/04/2021 Per questa notte Filosofia
State attenti: la nave è ormai in mano
al cuoco di bordo, e le parole che
trasmette il megafono del comandante
non riguardano più la rotta,
ma quel che si mangerà domani.
- Søren Kierkegaard -
La banalizzazione della sofferenza, spacciata come un bagno catartico, è solo un nutrimento di bassissima lega per un pubblico sempre più affamato delle sofferenze altrui(Massimo Crispi )
Era la solita vecchia abitudine a teorizzare, a prendere posizione, a piantare la bandierina dell'identità e del riconoscimento di sé, per poi combattere strenuamente ogni oppositore senza pietà. E quando non esistevano argomentazioni di ordine scientifico, tutto si risolveva in termini di agilità mentale e di perseveranza.
"Il mio modo di filosofare mi ha abituato all'assoluta sincerità di chi si confessa con se stesso e mi ha piantato nell'animo questa convinzione, che il filosofo, il vero filosofo, non può parlare a' suoi simili se non appunto quello stesso linguaggio che egli usa nel segreto della sua più gelosa coscienza."
Giovanni Gentile, "La mia religione", 1943.
Occorre sbarazzarsi
del cattivo gusto di voler
andare d'accordo con tutti
Le cose grandi ai grandi
gli abissi ai profondi
le finezze ai sottili
e le rarità ai rari
(Friedrich Nietzsche)
La malvagità, si dice, la si sconta nell'altro mondo; ma la stupidità in questo.
(A. Schopenhauer)
«Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino, corse al mercato e si mise a gridare incessantemente:
"Cerco Dio! Cerco Dio!".
E poiché proprio là si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitò grandi risa.
"È forse perduto?" disse uno.
"Si è perduto come un bambino?", fece un altro.
"Oppure sta ben nascosto? Ha paura di noi?
Si è imbarcato? È emigrato?” – gridavano e ridevano in una gran confusione.
Il folle uomo balzò in mezzo a loro e li trapassò con i suoi sguardi:
"Dove se n’è andato Dio? – gridò – ve lo voglio dire! Siamo stati noi ad ucciderlo: voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini!
Ma come abbiamo fatto questo?
Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all’ultima goccia?
Chi ci dètte la spugna per strusciar via l’intero orizzonte?
Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole?
Dov’è che si muove ora?
Dov’è che ci moviamo noi? Via da tutti i soli?
Non è il nostro un eterno precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati?
Esiste ancora un alto e un basso?
Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla?
Non alita su di noi lo spazio vuoto?
Non si è fatto piú freddo?
Non seguita a venire notte, sempre piú notte?
Non dobbiamo accendere lanterne la mattina?
Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo dunque nulla?
Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione?
Anche gli dèi si decompongono!
Dio è morto!
Dio è morto!
Dio resta morto!
E noi l'abbiamo ucciso!
Come potremmo sentirci a posto,
noi assassini di tutti gli assassini?
Nulla esisteva di più sacro e grande in tutto il mondo,
ed ora è sanguinante sotto le nostre ginocchia: chi ci ripulirà dal sangue?
Che acqua useremo per lavarci?
Che festività di perdono, che sacro gioco dovremo inventarci?
Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi?
Non dovremmo forse diventare divinità semplicemente per esserne degni?"».
Friedrich Wilhelm Nietzsche(La Gaia Scienza-L'episodio dell'Uomo Folle)
Quando il dibattito sulle idee e sui programmi inaridisce e la lotta si personalizza, siamo alla vigilia del satrapismo e la democrazia si appanna, muore per autoconsunzione”(Franco Ferrarotti )
domenica 11 aprile 2021
Santa ed Apocalittica Notte tra 11/4/2021 e 12/04/2021 --
Rivolta e successiva deportazione degli ebrei nel ghetto di Varsavia. 27 di Nissan 1943.
Odio gli indifferenti anche perché mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Antonio Gramsci
(Fabio Brotto--di venerata memoria R.i.P:)
AZZIMA מַצָּה (Matztzàh)! Il pane azzimo, לֶ֣חֶם עֹנִי (Lèchèm ‘òni) il PANE dell’AFFLIZIONE in ricordo della schiavitù (Deuteronomio 16,3)! Gli ebrei non vollero perdere un minuto in più in quella terra che li aveva tenuti schiavi e non ebbero il tempo di far lievitare il pane.il pane dell’“umiltà” che rifugge dal lievito che gonfia e ricorda la superbia del nostro “ego”!(Crescere con le radici delle parole ebraiche)
...e se prendessimo l'atomo d'oro, poi sull'orbitale con 32 elettroni tracciassimo un Sigillus....
La Netilat Yadaim è il lavaggio cultuale delle mani che si fa in diverse occasioni: la mattina appena alzati, prima di mangiare il pane, uscendo dal bagno e dal cimitero e in altri casi. Si prende un recipiente e riempitolo d’acqua si versa sulla mano destra e sulla sinistra per diverse volte. Il precetto è rabbinico, ma già nella Torà è previsto per i Sacerdoti che entravano nel Tempio per svolgere il loro servizio. La mattina e prima di mangiare il pane si recita anche la benedizione relativa sulla Netilat Yadaim.
(Centro Messianico Beth Yeshua)
"Nulla sapevo, sono entrato, e ho veduto le cose segrete" (Papiro di Nu, canto 116 - sec. XV a. C.)
Ogni giorno aumenta la trasformazione dell’ambiente (vivente o no) in oggetti creati dall’uomo. Questa trasformazione richiede energia. Ciò che viene trasformato a lungo termine diventa rifiuto. E andiamo verso il disastro. Che fare? Non c’è alternativa: ridurre, riutilizzare e riciclare. Come facevano i calzolai d’un tempo.
di Miguel Martinez
I ragionamenti, per Wittgenstein, possono essere delle ''tautologie'', ossie delle asserzioni le cui premesse sono false, e che di conseguenza faranno concludere le nostre inferenze in modo falso. Ma c'è un problema: come facciamo a capire se le premesse delle nostre inferenze sono vere? La filosofia, per Wittgenstein, ha una funzione terapeutica, che consiste nella cura dei ''bernoccoli'' dei nostri pensieri.
(La Nottola : sguardi di filosofia)
Il numero 26
Il numero 26 si trova tra due numeri: uno quadrato perfetto (25 = 5x5), l'altro cubo perfetto (27 = 3x3x3). Pierre de Fermat (matematico del Rinascimento) dimostro’ l’inesistenza di nessun altro numero tra un quadrato e un cubo, ciò gli fece dire: "Il numero 26 e’ un numero unico in tutto l’universo matematico".Da 26 dimensioni sarebbe composto l’Universo secondo la teoria delle corde non super simmetriche, nella teoria delle stringhe riferita propriamente alla teoria bosonica della meccanica quantistica.Il 26, nella tavola periodica degli elementi, corrisponde alla posizione del ferro (il numero dei protoni nel nucleo del ferro e’ 26).Sulle 26 lettere dell'alfabeto latino e’ basata la Tabella di Pitagora, la più famosa e la più usata, piu’ affine con la cultura e la sensibilita’ occidentali.26 sono i gangli del sistema simpatico del corpo umano e le 26 ossa della colonna vertebrale. Nel suo complesso, la colonna vertebrale, elemento che conferisce all'individualita’ la stazione eretta, e’ formata da 26 ossa: le ventiquattro vertebre vere piu’ le due conformazioni ossee corrispondenti all'osso sacro e al coccige, con cui termina la colonna vertebrale.Il peso medio di un neonato e’ circa due chili e sei etti, dunque 26 etti; 26 miliardi di cellule costituiscono anche il suo piccolo organismo pienamente sviluppato. Lo scheletro di un piede e’ formato da 26 ossa e lo scheletro umano e’ formato da 206 ossa e anche qui compaiono il 2 e il 6 e si può dire quindi che questi numeri interessano in vari modi il corpo umano e la vita stessa.Il numero 26 si trova per 2 volte, alla distanza di 13 cifre, nelle prime 26 cifre del numero chiamato Pi greco 31415926535897932384626433.Il numero 13 (26 ”diviso” 2) corrisponde all’arcano della Morte e la seconda morte nella Sacre scritture e’ la fine di tutto.Tra gli Ittiti se c'erano 26 soldati in difesa di un bastione, ne veniva chiamato un altro oppure uno veniva ritirato, perche’ il 26 era considerato numero nefasto per la guerra.Un'altra importante connessione la ritroviamo poi nella storia biblica. I patriarchi di cui parla la Bibbia, sono: Adam, Set, Enos, Kenan, Mahaleel, Jared, Henoch, Methusalach, Lamech, Noe’, Sem, Arpachsad, Salah, Eber, Peleg, Regu, Serug, Nahor, Tharah, Abraham, Jizchak, Jacob, Levi, Kahat, Amram e Moshe’.In tutto proprio 26 e questo numero si nasconde anche nel pronome personale "Sé", in ebraico " עצמו / atsmu", che si scrive con le lettere Ain-Tsde-Mem-Vau, valori numerici 70-90-40-6. Sommando ognuna delle cifre che formano questi valori abbiamo proprio 26: (7+0) + (9+0) + (4+0) + 6 = 26 (La solitudine dei numeri primi)