La strage alle due moschee
( citazione e copia dalla home page facebook di Gabriele Iungo)
Una copia del Nobile Corano della Moschea della Luce, colpita dagli attentati di #Christchurch. Il sangue della persona che lo leggeva "
A casa mia (in ogni sua ampia articolazione ecclesiale ) di fronte alla strage alle due moschee si reagisce (purtroppo,come al solito) con la ovvia condanna del massacro ma subito dopo si fa memoria forte e declarata del silenzio,dell'indifferenza da parte dei potenti della terra e del sistema del "politicamente corretto" verso le tante,tantissime stragi che hanno colpito e colpiscono le congregazioni cristiane.
E si fa memoria contrapponendo questa indifferenza verso i cristiani massacrati allo sdegno pubblico di tutti e di tutte per musulmani ,ebrei, credenti di altre fedi massacrati
La percezione dei miei parenti di ogni ampia articolazione ecclesiale di casa mia è corretta ma è gravemente strumentale se postata,collocata,declarata e dichiarata come una sorta di tentativo di offuscamento e di censura delle stragi verso e contro musulmani e verso e contro credenti di altre fedi
E -va detto-(la verità rende liberi ci ricorda l'apostolo Giovanni- le stragi e i massacri (sopratutto verso musulmani e verso ebrei ) sono opera di gente che si professa cristiana,che pretende di aver agito con le stragi come fedeltà a Cristo.
E va anche detto che questo tipo di gente spesso non è un incidente di percorso nel divenire delle articolazioni ecclesiali di casa mia ma è anche ipotizzabile che nel divenire ecclesiale delle articolazioni di casa mia questa gente ha trovato e trova cittadinanza (purtroppo troverà ancora) nonostante e contro il Vangelo di Gesù Cristo
Quindi commentare le stragi contro "gli altri da noi " (espressione qui virgolettata perchè ambigua e pericolosa) ricordando sempre la percezione già citata rischia di dare -senza volerlo ovviamente-stura di legittimità e di doverosità ai mitra "cristianissimi" e alle bombe "cristianissime" contro "gli altri da noi "
A casa mia (in ogni sua articolazione di ampiezza ecclesiale) non si deve /non si dovrebbe (il condizionale è d'obbligo per un cammino nostro di conversione e purificazione ) più commentare le stragi "verso gli altri da noi" con l'immediata esplicazione della percezione citata. La gente che uccide e che massacra quand'anche proclami di essere cristiana e in quanto tale pensa e pretende di essere legittimata ..non è nostra familiare..non appartiene a casa nostra .....è fuori e contro la nostra comunionalità
Ed anzi proprio in nome e per conto di quella citata percezione a maggior ragione, noi cristiani siamo chiamati ad alzare la voce contra et versus macellerie di massacri e di stragi contro uomini e donne di altre confessioni religiose,uccisi ed uccise per questa loro appartenenza e per la loro etnia e siamo chiamati a farlo sempre ma a maggior ragione quando i massacratori e gli omicidi si presentano come cristiani. Siamo chiamati a farlo .Ne va del nostro onore battesimale e della nostra sequela a Gesù Cristo
Da qui il senso della scelta dell'immagine che accompagna questa riflessione
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