lunedì 27 giugno 2022

Coltivare l'ironia per buone pratiche di resistenza--Michel Foucault, Le parole e i corsivi, Burp 2022.




Michel Foucault, Le parole e i corsivi, Burp 2022.

Foucault, in questa magistrale opera di biopolitica dedicata ai tiktoker, offre una lettura decostruzionista del “parlare in corsivo”. Il libro parte da lontano, dal triste Rinascimento, quando “le parole erano iscritte nelle cose”, e di epoca in epoca arriva fino ad oggi, in questo presente dove “le parole sono scappate dalle cose, a gambe levate”. È qui che spuntano i tiktoker, giovini e giovine dal talento di una Big Babol che condividono video di pochi secondi con l’universo social, dettando così “le condizioni del discorso dell’episteme moderna”.
Ora, ed è un vero colpo di scena, l’episteme tiktokkara prevede che si debba parlare “in cörsivœ”, ossia castrando un pollastro tutte le volte che si pronunciano le vocali e le sillabe finali di un sostantivo. Con la consueta lucidità del suo stile, Foucault indossa un paio di occhiali snob e ci spiega dunque come pronunciare in cörsivœ i grandi concetti della metafisica occidentale.
Ripetete con noi: “idëaeee”; “anîiiiame”; “måiiiiæüticaaaa” (questa è difficile anche in italiano, lo sappiamo).
Insomma, un testo da leggere. Ma soprattutto, un testo da visualizzare.

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