giovedì 10 giugno 2021

Coltivare l'ironia XXI Paragrafo DERRIDA




Derrida, "Politiche della mia zia", Raffaello Tortina 2020 - In polemica con la celebre definizione schmittiana del politico come distinzione tra amico e nemico, Derrida propone in quest'opera un paradigma etico-politico fondato sull'amicizia e i buoni sentimenti, per il quale trae ispirazione dalla biografia di sua zia Maude. Rimasta vedova poco dopo i quarant'anni, la zia Maude ha trascorso gran parte della sua vita ricevendo le amiche per il té, giocando interminabili partite a carte e cucinando deliziosi manicaretti per i nipoti. Non era portata per la filosofia: quando il giovane Jacques le fece leggere la sua tesi sul problema della genesi in Husserl, la zia gli confessò di non comprendere le basi della fenomenologia, e di sentirsi molto più vicina all'empirismo logico. Non era politicamente attiva, ha sempre votato per il Partito Radicale per tradizione familiare. Si è spenta serenamente all'età di novantasette anni, proprio come Carl Schmitt; e non è stata una grande intellettuale, ma almeno non è mai stata nazista

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