venerdì 20 marzo 2020

Nei giorni del "coronavirus" ..l'egemonia del mercato e dei mercanti



Apocalisse, la bestia dalle sette teste venerata dai un ipocrita mentre schiaccia un Santo, da ‘The Sum Roy’ da Brother Lawrence – Wikipedia, pubblico dominio

Mia moglie ed io ottemperiamo al Decreto  "#restareacasa  pur con molte perplessità attesa la priorità costituzionale  dei diritti civici e costituzionali dei cittadini.Ma lo poniamo in esecuzione totalmente nel nostro quotidiano.

Restare a casa ....non è facile... Due pensionati che vivono insieme da 42 anni avevamo scandito la loro vita ..secoli e secoli  fa prima del corona virus  proprio con la libertà di uscire ogni giorno in piena creatività con lunghe passeggiate di liberazione e spesso a piedi per lunghi tratti e percorsi e con la presenza quasi settimanale  di pomeriggio al cinema per quel film o quell'altro film che nostro figlio ci indicava.

Tutto questo non c'è più ed è dura...esistenzialmente dura.. Ma occorre  ed è necessario...lucidamente perplessi.. Come -in altro ambito, ma in ogni ambito.ha testimoniato Vittorio Bachelet "Obbedire si..ma restando in piedi"

Si cerca e si riesce a trovare  modalità di vita attiva(ma anche di vita contemplativa) dal riordino delle stanze quasi ogni giorno, al  pranzo e alla cena (con tutti i rischi di non garantire più il tasso di colesterolo usuale ),internet, lentamente qualche libro e i quotidiani sia in ambito online sia cartacei senza uscir di casa(c'è tutto un rito con il nostro edicolante di fiducia per la consegna dei giornali..un rito di misure di sicurezza  che sembra una danza rituale  da dervisci.ma ne scriverò dopo )

E dai giornali si ha notizia di donazioni,di belle e generose donazioni, che aziende, banche, fondazioni,imprenditori ,ricchi imprenditori  compiono verso le strutture ospedaliere e per l'acquisto di materiale sanitario e di difesa. Tutto nobile e tutto  sano. Ma non santo...perchè vien fatto sapere e vien fatto sapere  "in modalità mercantile "

"il Fatto Quotidiano " ha osservato "Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati… Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini… Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta”. Decisamente questo Matteo – l’evangelista – è il meno ascoltato oggi, ai piani alti della società italiana: dove da giorni è tutto un risuonar di trombe che annunciano urbi et orbi gli atti di beneficenza di ricchi e ricchissimi italiani a favore di strutture chiamate a lottare contro gli effetti del Coronavirus. Sia chiaro: siamo in trincea, e qualunque atto contribuisca a salvare anche solo una vita è benedetto.
Con un caveat, tuttavia: bisogna aver coscienza che la celebrazione pubblica di questi atti rischia di contribuire a tenerci inchiodati alla pessima situazione in cui ci siamo cacciati da soli. Quale? La distruzione della ricchezza pubblica a favore dell’aumento della ricchezza privata: lo smontaggio dello Stato, e dunque l’abbandono dei diritti e il ritorno a un Antico Regime in cui bisogna raccomandarsi ai graziosi donativi dei signori, che più donano, più comandano."

e  poi ne ho fatto esperienza proprio oggi...allorquando tra le pagine di un noto quotidiano,quasi un'intera pagina di pubblicità pagata  è stata assegnata ad una  azienda italiana  la quale  ha ringraziato medici,infermieri e personale sanitario e i caratteri di stampa  erano  a formato 22, ma per poi scrivere ed annunciare "urbi et orbi" di avere stanziato tot milioni di Euro per una precisa struttura ospedaliera.

Un rigo sul curriculum, ulteriore primato, immagine di serietà caritatevole e di pensosita nell'unità nazionale...insomma   una fetta di mercato da occupare... quasi un trust 



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