giovedì 5 maggio 2022

Un paradossale elogio del Patriarca Bartolomeo e so che non ne sarà lieto

 


Voglio dire GRAZIE al Patriarca Bartolomeo per l'ecclesiologia attualmente con il vento in poppa dentro le chiese locali ellenofone e greche ....l'ecclesiologia del "primus sine paribus" Ma non credo che il Patriarca sarà contento del mio elogio 


Sul piano del divenire storico l'unica certezza fattuale sta nel verificare come nella cristianità l'unico primus sine paribus è il Vescovo di Roma, il Papa. Questo non significa che si condivida tale ecclesiologia.. Si fotografa lo sviluppo storico e il dato concretizzatosi.

Ora due "primi sine paribus" nella fattualità non possono esistere proprio per rispetto al minimo sindacale di coerenza del discorso. All'interno della storicità del divenire della confessione cristiana della tradizione ortodossa la nozione di primus sine paribus è aliena, estranea, quasi un virus pandemico. Proporla implica il beccarsi regolarmente l'accusa di papismo. Ma di papa storicamente la cristianità ne ha uno ed uno solo sempre in considerazione fattuale..


Ma Bartolomeo continua e continua imperterrito e lega la nozione di primus sine paribus dentro l'ortodossia  quasi come elemento fondativo per l'unione con la Chiesa di Roma  che-per Bartolomeo- è già nelle cose.


A questo punto la situazione comincia a chiarirsi.. In questa prospettiva di unione sacramentale ogni teologia ed ecclesiologia sarebbe una tradizione non vincolante e resterebbe ben chiara la diversa competenza territoriale di giurisdizione.. Quindi con congruità due Papi.. il Papa di Roma per come lo si conosce e per le chiese locali ortodosse dentro l'unione con Roma il Patriarca Ecumenico, primus sine paribus..in una struttura curiale e monarchica da Vaticano I e non da Vaticano II. Resto convinto, infatti, che se oggi si ricorda a Francesco che egli  è primus sine paribus, una sua  risata totale, anzi come si dice a Palermo "una scaccaniata" accompagnerà la notizia .

Ma l'esistenza di due primi sine paribus uniti sacramentalmente, nelle diverse teologie ridotte a tradizioni locali e ciascuno con la sua verticalizzazione  implica-e da qui l'elogio- che il Patriarca Bartolomeo è un ottimo relativista, quasi un perfetto nihilista, perchè, forse senza saperlo, ha,  attraverso il massimo del monarchismo ecclesiastico,  azzerato la pretesa  ortodossa del circuito veritativo leggendo la chiesa ortodossa come uno dei tanti segmenti della cristianità. Il che per me, cristiano ortodosso e prete, è una buona notizia. 

Quindi Santità continui così ammesso e non concesso che prima o dopo possa toccare anche a Lei, dopo Kirill,  la sferzata di essere definito chierico di Stato e chierichetto del potere.. Le malelingue pettegole e cattive individuano nel Dipartimento di Stato USA ,preferibilmente con le presidenze del partito democratico, un referente molto presente ,quasi invasivo...Le malelingue Santità...





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