domenica 22 novembre 2020

Lunedi 23 Novembre 2020 ore 00,28 Santa Apocalittica ed Atipica Notte



La ′′ notte dei cristalli rotti ′′ o Kristallanacht è un punto di rottura per la popolazione ebraica tedesca. Il nome fa riferimento a una serie di atti di violenza contro gli ebrei compiuti in Germania e in alcune zone dell'Austria e della Repubblica ceca tra il 9 e il 10 novembre 1938.



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Epicuro, Lettera a Pitocle, 84-85

Epicuro a Pitocle, salve.

Cleonte mi ha portato una lettera da parte tua nella quale continuavi a mostrare benevolenza nei nostri confronti, in maniera degna della nostra sollecitudine per te e, in modo non privo di capacità persuasiva, tentavi di richiamare alla memoria i ragionamenti che tendono a una vita beata e mi chiedevi di mandarti una trattazione sintetica e circoscritta dei fenomeni celesti, per tuo uso, perché potessi più facilmente tenerla a mente: infatti, a tuo dire, ciò che è stato scritto da noi in altre opere è difficile da ricordare, anche se, come affermi, tu porti continuamente con te tali opere. Ebbene, noi, per parte nostra, abbiamo accolto volentieri la tua richiesta, e l’abbiamo sostenuta con dolci speranze. Pertanto, come abbiamo composto tutti gli altri scritti, così portiamo a compimento anche questo che a tuo giudizio risulterà utile anche a molti altri, e soprattutto a quanti hanno assaggiato solo da poco l’autentica filosofia della natura e a quanti si sono impegnati in studî che vanno un po’ più a fondo rispetto a una qualsiasi educazione elementare. Dunque, sarà bene che tu ti impadronisca di questi miei principi e che, quando li avrai nella memoria, li percorra velocemente insieme con le altre che abbiamo mandato, nella Piccola epitome,a Erodoto.

In primo luogo, dunque, bisogna ritenere che il fine da raggiungere con la conoscenza dei fenomeni celesti, sia trattati insieme, nelle loro connessioni, sia isolatamente, non è altro se non l’imperturbabilità e una salda convinzione, come del resto è anche per gli altri studî.


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QUESTA MALEDETTA NOTTE DOVRÀ PUR FINIRE

IN QUESTO MOMENTO STORICO COSÌ DELICATO, 

NON ABBIAMO ANCORA IMPARATO 

A VOLTARCI E A TENDERE LA MANO A CHI È 

RIMASTO INDIETRO O È ADDIRITTURA CADUTO


http://www.esseblog.it/questa-maledetta-notte-dovra-pur-finire/?fbclid=IwAR3-WK7j51PxnV3iMd8VvX_USjyaPUBTCypgNOsNpkmXzVoeAtLqkWzi_2o




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“There remains an experience of incomparable value. We have for once learned to see the great events of world history from below,
 from the perspective of the outcasts, the suspects, the maltreated
— in short, from the perspective of those who suffer. Mere waiting and looking on is not Christian behavior. Christians are called to compassion and to action.”

– Dietrich Bonhoeffer (Letters from Prison, p.16)
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Quanto vano è il mettersi seduti a scrivere quando non ci si è posti eretti a vivere

— Henry David Thoreau


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22 Novembre

Si tengono oggi celebrazioni per Diana, conosciuta dai Romani come la Dea vergine signora della luna. Le donne, che la invocavano come Diana, chiedevano che mandasse loro un facile parto (infatti uno degli appellativi di Diana era quello di Protettrice della Nascita). Luna era una divinità minore che rappresentava la Luna nelle sue fasi. Era invocata nelle campagne come divinità preposta alla crescita delle messi ed inclusa nel culto di Diana in epoca più tarda.


Oggi si celebra anche Weiland, o Volund. Weland il fabbro (inglese antico Wēland; norreno Völundr, Velentr; antico alto-tedesco Wiolant; proto-germanico Wēlandaz, cioè Wēla-nandaz, lett. "coraggioso in battaglia -combattente coraggioso" . Nella Mitologia germanica e nordica, è il fabbro degli Dei ed imparò la sua arte dal gigante Mimir e dagli Elfi Neri. Le armi forgiate da Wayland erano dotate di poteri magici. La leggenda di Wayland è molto antica ed era comune ai popoli germanici e celtici e fu tramandata anche dopo la conversione al cristianesimo. Un eco della sopravvivenza del ricordo di Wayland anche durante i secoli cristiani è attestabile nel Berkshire ad Uffington, dove è presente un tumulo noto localmente come Wayland Smithy. La tradizione narra che, chiunque abbandoni un cavallo vicino questi menhir, a mezzanotte in un plenilunio, lo ritroverà con gli zoccoli ferrati alla successiva alba.

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